Tanta gente, nella serata di venerdì 30 luglio, per la riapertura della Chiesa del Gesù. Fra questi anche il Prefetto di Ancona Pellos, il vice Prefetto, il Questore Pallini e l’assessore alla Cultura Paolo Marasca, che hanno ascoltato con interesse il concerto dei docenti di Cantieri Musicali di Ancona (Andrea Andreani all’oboe, il soprano Alessandra Capici, i due clavicembolisti Arnaldo Giacomucci e Anna Maria Morresi), che hanno scelto musiche barocche e settecentesche in armonia con l’architettura del Gesù oltre ad un brano inedito suonato per la prima volta ed appositamente composto per la serata. Manuela Panini del Fai Ancona, che gestirà le visite guidate, ha descritto gli interventi di restauro della chiesa commissionati e finanziati dall’Arcidiocesi di Ancona Osimo, evidenziando come il Papa Clemente VII, per risollevare la situazione economica e sociale della città nel XVIII sec.si fosse affidato ad un genio come Vanvitelli. “Il quale- ha detto- per dare forma alla sua visione aveva concepito in un unicum spaziale l’ansa del porto di Ancona dove Gesù è parte integrante del disegno urbanistico ed architettonico che ancora oggi conforma il limes e lo spazio urbano tra mare e terra”.
L’Arcivescovo Angelo Spina ha parlato della bellezza del luogo, che è anche bellezza dello spirito, della necessità dei lavori di restauro e del fatto che questa chiesa è comunque luogo di culto. Ha poi descritto l’opera del Gentileschi, la Circoncisione, riposta nella sua collocazione sopra l’altare maggiore, sin dagli inizi del 1600 quando la chiesa originaria venne edificata per volere del conte Nappi, prima del restauro operato dal Vanvitelli nel 1743, “che ha come protagonista- ha detto- Gesù Bambino”, e le altre opere a latere (tra cui la partenza di San Francesco Saverio per le Indie di Sebastiano Conca ed il Sant’Antonio Abbate di Filippo Pallavicini collocati negli altari laterali. Poi Mons. Spina ha lanciato l’idea di fare al Gesù il museo della Bibbia partendo dai rotoli conservati dalla comunità ebraica, passando dalle copie manoscritte fino a quelle stampate nelle innumerevoli lingue del mondo. Non è mancato il ringraziamento a don Luca Bottegoni e Diego Masala per il lavoro svolto ed al FAI per la disponibilità a tenere aperta la chiesa ed a svolgervi eventi sempre rispettosi dello spirito del luogo.
L’assessore Marasca ha posto l’attenzione sul ruolo della chiesa del Gesù nella cultura cittadina descrivendola come tappa imprescindibile, sia per i cittadini che per i turisti, per narrare la storia della città. Marasca ha anche posto l’accento sulla necessità di fare rete e del valore del progetto “chiesa del Gesù”, evidenziando la sinergia positiva e propositiva tra Curia ed il Fai che rende possibile la fruizione del bene. Ora la chiesa del Gesù, dopo la ri-naugurazione (era chiusa da due anni), sarà visitabile ogni sabato e domenica mattina, dalle 10,30 alle 13,30.
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